È ormai assodato che l’alimentazione attuale sia povera di magnesio, a causa dello scarso consumo abituale di frutta, verdura e cereali integrali.
Di contro, gli alimenti arricchiti con calcio, quali latte, cereali e formaggi sono i più promossi, consigliati e pubblicizzati. Questo rappresenta un grande errore, poiché il calcio in eccesso può diventare dannoso per l’organismo nel caso in cui le scorte di magnesio siano scarse.
Magnesio e calcio operano infatti in sinergia per controllare la contrazione e il rilascio dei muscoli.
In caso di carenza di magnesio, alla sua espulsione dalle cellule si associa l’ingresso del calcio, noto attivatore della contrazione muscolare. Si può verificare di conseguenza un aumento della contrazione a livello della muscolatura scheletrica e viscerale. Da questa condizione derivano crampi muscolari, dolori addominali e premestruali. Un rapporto corretto tra magnesio e calcio è la premessa per evitare situazioni di questo tipo, ma non solo.
Un eccessivo deposito di calcio può riguardare qualsiasi parte del corpo. Nelle ossa e nelle articolazioni dà origine ad un tipo di artrosi definita “calcificante”; ll magnesio raccoglie il calcio dai posti in cui non dovrebbe trovarsi e lo fissa nelle ossa e nei denti; inoltre ne incrementa la solubilità nelle urine, prevenendo così la formazione di calcoli renali.
Ciò potrebbe spingere alcuni ad evitare di consumare alimenti o prodotti contenenti tale minerale, ma ciò è vivamente sconsigliato. Se assunto in quantità corrette in modo da non squilibrare il rapporto con il magnesio, i vantaggi che si possono ottenere sono molteplici.
Perché il calcio associato al magnesio è importante?
- Sono entrambi minerali alcalini: pertanto agiscono contro l’acidosi, per agevolare il ripristino ed il mantenimento del fisiologico equilibrio acido-base.
- L’integrazione di calcio e magnesio può risultare utile in caso di crampi muscolari causati da un’intensa attività fisica.
- L’associazione di calcio e magnesio previene le fratture ossee e aiuta nella guarigione di queste ultime. Si è rivelato prezioso per ridurre il rischio di fratture dell’anca in persone anziane.
- Insieme aiutano a prevenire l’osteoporosi: il magnesio regola il metabolismo del calcio e gli ormoni responsabili della sua regolazione, promuovendo il deposito di calcio a livello osseo; un aiuto quindi particolarmente prezioso per le donne oltre i 50 anni, in cui inizia a verificarsi una progressiva diminuzione di densità ossea.
Esistono diversi prodotti contenenti magnesio e calcio, in sinergia o singolarmente. Per un’azione più efficace e un metodo di assunzione personalizzato a seconda delle necessità, sono disponibili Alkavita Calcio Mix Super Gastro e Magnesio Cloruro Alkavita Mag. Entrambi sono due integratori che oltre alla funzione specifica del loro ingrediente principale, assolvono anche a quella di riequilibrare il pH dei liquidi corporei, che spesso risulta sbilanciato in caso di carenze minerali.
E la Vitamina D?
Quando si parla dell’associazione magnesio-calcio, non si può evitare di sottolineare anche l’importanza della vitamina D. Questa è una vitamina liposolubile che si presenta sotto due forme: l’ergocalciferolo, che viene assunto con il cibo (in quantità minime), e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dal nostro organismo a livello della pelle quando questa è esposta ai raggi solari.
Si tratta di un importante un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nel processo di calcificazione delle ossa e nel mantenimento dei normali livelli di calcio e fosforo nel sangue.
Oltre a queste però è implicata in molte altre funzioni:
• Aiuta l’assimilazione e il corretto fissaggio del calcio a livello di ossa e denti.
• Stimola la produzione di endorfine, rivelandosi un aiuto contro malumore e depressione
• Attenua lo stimolo della fame, in quanto favorisce la produzione di leptina, ormone della sazietà e regolatore del metabolismo lipidico
• Aiuta ad alleviare le manifestazioni della psoriasi
• Contrasta i problemi cardiovascolari.
• Rinforza il sistema immunitario, riducendo le infiammazioni e prevenendo le infezioni
• Concorre a prevenire problemi cardiovascolari
È bene ricordare che la sintesi di vitamina D endogena, a livello della pelle, si verifica solo nei casi in cui questa sia esposta al sole. Tuttavia per avere una produzione efficiente di vitamina D a livello cutaneo ci si deve esporre per almeno 30 minuti al giorno e con un’intensità che deve dare arrossamento della cute.
Questo ovviamente non va d’accordo con quanto consigliato da molti dermatologi, soprattutto se si considera che è necessario farlo senza applicare protezioni sulla pelle, in quanto i filtri solari impediscono la sintesi della vitamina in questione.
Pertanto sarebbe meglio esporsi nelle ore centrali della mattina, evitando le prime ore del pomeriggio, per almeno una settimana. L’esposizione non è sufficiente solo al volto o alle mani, ma deve comprendere anche il tronco e gli arti, per poter avere un apporto di vitamina D adeguato.
La capacità di sintesi, inoltre, si riduce molto con l’età: l’anziano ha una capacità che è 7 volte inferiore di quella del giovane adulto.
Proprio a causa della difficoltà di un apporto sufficiente di vitamina D solo con la dieta o solo tramite sintesi cutanea, ove si verifichi necessità è consigliabile intervenire con una supplementazione.
La vitamina D è oggi disponibile in vari formati, a seconda del tipo di posologia preferita da ogni soggetto. Tra i più comodi, figura anche la Vitamina D3 Spray.